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La rassegna pittorica del Maestro Raffaele De Maio dall’8 al 30 settembre.

La terza giovinezza vede costantemente impegnato il Maestro Raffaele De Maio in ciò in cui, fin da ragazzo, ha sempre creduto: la divulgazione dell’Arte. L’artista, originario di Sant'Agata sui Due Golfi, nella penisola sorrentina ma residente a Ischia dove vive con la famiglia è protagonista, al Torrione di Forio, di due eventi correlati: una personale di pittura e la presentazione del libro “Percorsi napoletani”.

Attraverso la voce di uno storico personaggio napoletano “O’ Pazzariello”, con la sua verve artistica e narrativa e la sua capacità di tuffarsi nel passato per interpretare il presente, ci offre l’occasione per un percorso attraverso i luoghi della memoria raccontati attraverso le immagini delle sue tele e le pagine del suo libro.

Partendo dalla cittadina natale i cui primi abitanti furono coloni greci che edificarono una necropoli in un luogo attualmente chiamato, impropriamente,“Deserto” (nome che i Carmelitani scalzi davano ai propri eremi) la panoramica espositiva di Raffaele nasce e s’interroga su tematiche quali Il Mito, La Fede, e i luoghi della sua infanzia.

Raffaele De Maio, appassionato cultore delle proprie radici partenopee e pittore autodidatta, ha esercitato per lunghi anni la funzione di coordinatore presso l'ufficio tecnico della Stazione Zoologica Anton Dohrn in villa Comunale a Napoli. Oggi, che si è trasferito stabilmente a Ischia, riprende con lena le sue antiche passioni, scrivendo saltuariamente per alcuni giornali dell'isola d'Ischia e dipingendo di Napoli e dintorni.

Non resta quindi che attendere con trepidazione l’inaugurazione per scoprire, anzi per riscoprire quest’attento osservatore che è il Maestro Raffaele, che qui sull’isola, nel corso della sua permanenza ha frequentato una generazione di artisti che hanno dato e danno, con le loro opere, lustro all’isola d’Ischia.

L’Associazione Culturale Radici, affidataria del Museo Civico “Giovanni Maltese”, onorata di ospitare il Maestro Raffaele, invita i gentili ospiti e i residenti all'inaugurazione della rassegna con presentazione del libro “Percorsi napoletani” sabato 8 settembre 2018 alle ore 20.00 presso la sala mostre del Torrione di Forio.

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IL MIO DIPINGERE

(nota dell'autore)

Sin da piccolo ho avuto un'inclinazione al disegno e all'uso dei colori. Un piccolo "dono" che in età giovanile si è sviluppato sempre di più fino a diventare una forte passione da vivere ed educare come espressione artistica del proprio sentire. Passato attraverso varie fasi di approfondimento e studio di tecniche pittoriche, in età matura sono approdato da autodidatta ad un genere di pittura, dove la rappresentazione di ciò che mi circonda riporta in scenari a me familiari, fantasie, temi attuali e ricordi della memoria, in cui il reale e l'immaginario si fondono diventando tasselli evocativi della rappresentazione pittorica. Questo mio personale sentire mi ha portato e mi porta a dipingere per pulsioni emotive, non seguendo mode, tendenze o sviluppo di percorsi artistici. In un tempo in cui l'arte e la pittura in particolare è divenuta prodotto commerciale di investimento (spesso illusorio), dove anche i "multipli e i sottomultipli" di un'opera con firma numerata dell'artista costituiscono oggetto di acquisto scontato, rateizzato o in permuta, restare dilettante senza mercato, rappresenta, oggi più che mai, per chi non vive di pittura, un fortunato paradosso di libertà artistica per la propria passione.

Dipingo da "anarchico", per diletto e solo quando un'emozione, un evento, un soggetto mi colpisce. Pertanto i quadri che con incostanza realizzo non sono mai ripetitivi nella loro declinazione pittorica, ma restano testimonianze uniche di percorsi evocativi che si differenziano tra esse per composizioni e cromie secondo il tema trattato.

Numericamente dipinti limitati nel tempo, apparentemente a sé stanti, ma fortemente legati tra essi dal pensiero e dal sentimento evocativo della memoria, per i quali la tecnica d'uso del colore ad olio e l'eco del richiamo all'immaginario costituiscono gli aspetti caratterizzanti della loro espressione pittorica.

Raffaele De Maio.

Presentazione

Le opere di questa rassegna segnano l’ultima fase, in ordine di tempi, di un pittore che non è fra i più noti da noi, ma che dal lavoro quotidiano ha saputo trarre da autodidatta uno spazio per la propria passione. Esse offrono un’ulteriore testimonianza di come le grandi correnti artistiche sopravvivono al loro tempo in forme che le singole esperienze personali riescono a far rimanere attuali.

E’ questo anche il caso di Raffaele De Maio, che lega il suo percorso artistico ad una pittura dal richiamo surreale, dove la dimensione onirica ed esistenziale dell’autore prevale sugli elementi più visionati ed automatici che maggiormente caratterizzarono quel movimento.

Un’esperienza formativa, il cui recupero è affidato a un’idea d’impegno sociale che De Maio fa a volte trasparire più nettamente in certe opere, come in quelle su Napoli, dove il segno distintivo del Vesuvio diventa in epoche e circostanze diverse elemento caratterizzante di denuncia civica per una riflessione di riscatto e di speranza, come nel “dolore”, espressione di sofferenza universale.

Nella rivisitazione dei grandi movimenti artistici del Novecento, propria di determinati settori dell’arte contemporanea, la scelta di quest’artista ha qui una duplice valenza: come focalizzazione di una realtà sempre più “POLITICA” che condiziona spesso negativamente l’agire umano e l’impegno che ne deriva al singolo nel cercare di modificarne il corso.

Quando De Maio invece si affranca da questa tendenza “politica”, che comunque NON costituisce una concezione dell’arte ma un suo particolare sentire, il discorso assume toni più liberi e intimisti come nelle opere in omaggio alla musica e alla pittura, o come in quelle dedicate ai luoghi simboli dell’isola. Quì, infatti, i colori e i richiami della memoria trovano sfogo nella trasfigurazione pittorica del paesaggio, per giungere infine nelle opere di pura atmosfera onirica come nei “naufraghi”, ad un’immaginazione pittorica senza luogo e senza tempo in cui il pensiero e la fantasia creativa dell’autore inseguono atmosfere sognanti intimamente legate alla sua poetica di artista.

Maria D’Ambra

  • Tipo :

    Evento
  • Dal :

    2018-09-08
  • Al :

    2018-09-30
  • Orari :

    19:00 - 22:00