La memoria è determinante. È determinante perché io sono ricco di memorie e l’uomo che non ha memoria è un pover’uomo. (Mario Rigoni Stern)
Un passato piuttosto recente riaffiora alla memoria ogni 27 di gennaio per ricordare non solo le efferatezze commesse nel triste periodo nazi fascista ma anche per evidenziare le nostre responsabilità, quelle odierne e quotidiane verso le nuove generazioni, che per fortuna non hanno conosciuto le atrocità della guerra e dell’Olocausto ma che, senza informazione, senza ricordi, potrebbero correre il rischio di ricadere nell'inferno di regimi dittatoriali.
Accade ormai da anni e cioè dalla risoluzione 60/7 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite del 1º novembre 2005, che tantissime comunità nel mondo tributino il doveroso omaggio a milioni di vittime tragicamente immolate sull'altare della discriminazione. Anche a Forio, dal 2017, l’Associazione Culturale Radici, consapevole di essere solo una goccia nel mare dei ricordi, intende apportare il proprio contributo alla lotta contro la violenza, affinché l’oblio non cancelli le responsabilità dei regimi dittatoriali, e lasci intatto lo sgomento dinanzi all'annientamento dell’Uomo sull'Uomo.
L’invito alla riflessione, alla condivisione della Memoria, di quel 27 gennaio 1945, quando il campo di sterminio di Auschwitz fu liberato dall'Armata rossa e i settemila sopravvissuti alla barbarie nazista furono liberati, sarà ribadito attraverso una cronologia degli episodi più salienti che portarono ai 34 maggiori campi di massacro. Tra i più tristemente famosi, dislocati per la maggior parte in Germania, Polonia, Slovenia, Italia si annoverano Buchenwald Burgfurst, Che?mno Dachau, e il già citato Auschwitz, ove centinaia di migliaia di civili, furono fatti passare dai camini e ciminiere allo scopo allestiti in questi lager.
Nelle precedenti manifestazioni realizzate dal vivo al Torrione, alla chiesa di San Francesco d’Assisi e in trasferta a Roma, l’Associazione guidata dal compianto Capitano Giuseppe Magaldi ha cercato di sensibilizzare l’opinione pubblica dell’ineluttabilità di coltivare il seme del ricordo anche con una drammatica realizzazione scenica di cui potete prendere visione al link
https://www.youtube.com/watch?v=ibiLuEYj41s&t=38s
Anche quest’anno, attraverso però una cerimonia telematica, la riflessione mediante la lettura di documenti in cui è descritta la progressione di misfatti che condussero alla “Soluzione finale”, sarà condivisa con gli invitati. Apriranno la serata i significativi interventi della Preside Angela Procaccini e dello scrittore, attore e regista Eduardo Cocciardo; brani di prosa e poesia saranno recitati da Sara Pantalone e Raffaele De Maio, intervallati da meditazioni musicali di autori del passato a cura degli allievi della classe di flauto traverso della Prof. Maria Serena Schioppa provenienti dall’IC FORIO 2 e dall'Accademia Musicale Note sul Mare.
A conclusione dell’evento, sarà gradito l’intervento degli uditori, per affermare insieme, a viva voce, l’orrore verso tutti i genocidi storicamente perpetrati. L’Associazione Radici estende ai cittadini isolani e agli amici di ogni città vicina e lontana l’invito a collegarsi all'evento indetto mercoledì 27 gennaio 2021 alle ore 18:00, richiedendo il link di partecipazione a: mailto:info@iltorrioneforio.it
Tipo :
EventoDal :
2021-01-27Al :
2021-01-27Orari :
18.00 - 20.30